L’altra possibile causa della rottura dentale, può essere il sopraccarico del dente. La polpa contiene dei ricettori che percepiscono il caricamento dei denti e in caso di sovraccarico innescano un processo riflessivo di apertura della bocca. Se manca la polpa, viene a mancare la funzione protettiva e in questi casi la causa della rottura della corona può essere l’eccessivo carico meccanico. Sapendo questo si capisce che la ricostruzione definitiva dei denti trattati alla radice è diversa al trattamento dei denti vivi muniti di polpa. Dopo l’otturazione della radice bisogna ricostruire in maniera adeguata anche la parte della corona, quindi è indispensabile la ricostruzione definitiva del dente.
Alla progettazione della ricostruzione bisogna tener conto
- Della posizione del dente nell’arcata
- L’interezza della corona
- Le Sue esigenze e fattezze individuali
Pretese riguardo denti otturati alla radice
- È importante che protegga la parte rimasta della corona da rotture seguenti
- Il canale dentale sia chiuso adeguatamente
- Il dente ricostruito deve disporre delle caratteristiche funzionali ed anatomiche originali del dente
- Deve corrispondere alle attese estetiche
Le possibilità della ricostruzione
- Metodo diretto – lo adottiamo se manca solo poco materia dentale e riguarda solo la superficie masticatore del dente (ai denti frontali sul lato del palato. Il materiale del metodo diretto è l’amalgama. Nel nostro studio usiamo un metodo molto più moderno. Questo è il metodo indiretto.
- metodo indiretto – queste ricostruzioni sono preparati in laboratorio odontoiatrico.
Ricostruzioni indirette
- Inserti inlay/onlay in composito rafforzato (Grádia), ceramica (ceramica compressa), o di oro.
- Corone con struttura portante in metallo o completamente di ceramica – la sostituzione definitiva avviene con corona in ceramica, se al dente manca buona parte della corona e non è possibile fissare l’inserto. Costruiamo il moncone atto a sorreggere la corona in ceramica con un materiale per le otturazioni plastico, in composito. Incontriamo spesso dei casi ove manca l’intera corona del dente. In questo caso inseriamo un perno endocanalare nel canale della radice. Il perno endocnalare è uno strumento atto a sorreggere la corona in ceramica e lo fissiamo nel canale della radice con l’incollatura. Ci sono perni endocanalari di fabbrica e individuali (prodotti in laboratorio odontotecnico in base all’impronta presa).
Per quanto riguarda i materiali, possono essere di metalli nobili, diverse leghe, di plastica fibra di carbonio. Nel nostro studio utilizziamo perni in plastica (con fibra di vetro) che soddisfino le pretese estetiche. L’ancoraggio del perno è possibile solo nei denti devitalizzati (trattati alla radice). Rimuoviamo una parte dell’otturazione della radice con un trapano adatto specialmente a questo scopo e al suo posto fissiamo con del cemento il perno della giusta lunghezza, perfettamente combaciante con il canale. Una parte del perno è posto nel canale della radice, l’altra parte è nel cavo orale. Su questa parte costruiamo il moncone artificiale che serve a sorreggere la corona preparata nel laboratorio odontotecnico.
Per la ricostruzione usiamo il materiale compositivo. Ricopriamo strato per strato il perno con il composito. Per avere una perfetta legatura illuminiamo ogni strato con la lampada polimerizzante. Levighiamo la struttura alla forma adatta con il trapano. Sul moncone così preparato – dopo aver preso le impronte – il nostro odontotecnico prepara la corona.
